2 recensioni
Marco
Sabato 14 Dic 2024
Non capita spesso di sentire la storia di chi ha vissuto, a fianco di Salvador Allende, il dramma del colpo di Stato cileno del 1976. Questo libro ce la racconta e ci consente di vivere la grande storia di amore di Assunta e Manuel. Una storia coinvolgente, emozionante, vivida, che racconta anche il dopoguerra, la ex Yugoslavia, le vite di due famiglie, ma soprattutto di due madri, travolte ma consolate da quell’infinito amore che solo le mamme sanno dare. Un libro che non si deve perdere.
Ezio
Sabato 14 Dic 2024
Iniziare a leggere un libro è fare un nuovo viaggio, sfogli le pagine e avverti quel profumo che ti porta ad aprire le porte della memoria.
Il titolo del romanzo di Assunta mi ha catapultato in quel periodo storico devastante per la storia del Cile, l’assassinio di Allende uomo di grande spessore politico e l’uccisione del grande poeta Pablo Neruda.
La descrizione della famiglia dell’autrice è di una delicatezza che fa emozionare, una famiglia umile convinta delle proprie idee che ha dato ospitalità a due giovani di provenienza diversa, uno iraniano scappato dal suo Paese durante il periodo dello scià e l’altro ricercato dalla polizia del regime di Pinochet.
In un tratto del racconto, quando la scrittrice parla dell’incontro con altri studenti di altre nazionalità nel Club internazionale a Zagabria nelle parole trasuda il concetto di solidarietà e umanità, quella sinergia nell’aiutarsi per superare gli ostacoli e integrarsi in una nuova realtà fuori dal proprio Paese di origine, massacrato da violenze da parte di persone che l’unico scopo era quello di annientare la libertà dei cittadini.
Il libro racconta una storia d’amore vera e intensa, tra un giovane scappato dalla dittatura che ha lasciato nel suo Paese d’origine gli affetti, i ricordi, la sua infanzia e una giovane donna italiana dal cuore immenso.
Un Libro che consiglio a tutti
Hasta la Victoria siempre Assunta.
Il titolo del romanzo di Assunta mi ha catapultato in quel periodo storico devastante per la storia del Cile, l’assassinio di Allende uomo di grande spessore politico e l’uccisione del grande poeta Pablo Neruda.
La descrizione della famiglia dell’autrice è di una delicatezza che fa emozionare, una famiglia umile convinta delle proprie idee che ha dato ospitalità a due giovani di provenienza diversa, uno iraniano scappato dal suo Paese durante il periodo dello scià e l’altro ricercato dalla polizia del regime di Pinochet.
In un tratto del racconto, quando la scrittrice parla dell’incontro con altri studenti di altre nazionalità nel Club internazionale a Zagabria nelle parole trasuda il concetto di solidarietà e umanità, quella sinergia nell’aiutarsi per superare gli ostacoli e integrarsi in una nuova realtà fuori dal proprio Paese di origine, massacrato da violenze da parte di persone che l’unico scopo era quello di annientare la libertà dei cittadini.
Il libro racconta una storia d’amore vera e intensa, tra un giovane scappato dalla dittatura che ha lasciato nel suo Paese d’origine gli affetti, i ricordi, la sua infanzia e una giovane donna italiana dal cuore immenso.
Un Libro che consiglio a tutti
Hasta la Victoria siempre Assunta.