7 recensioni
Nadia Monteleone - Cinquefrondi RC
Giovedì 19 Dic 2024
Ho appena terminato la lettura del romanzo Nel segno del cuore di Sergio Ruggiero. Un libro che lascia davvero il segno. L'autore dimostra ancora una volta la sua abilità nel tessere trame avvincenti, combinando con maestria elementi storici, sentimentali e misteriosi. La storia ambientata nella suggestiva Amantea ci porta in un mondo dove si intrecciano amore proibito, fede e misticismo. I protagonisti, la Badessa e il dottore sono personaggi profondi capaci di coinvolgere completamente il lettore fino all'ultima pagina. Quello che mi ha colpito di più è la capacità di Ruggiero di mantenere alta la tensione narrativa, ogni capitolo infatti è un invito a proseguire lasciando con il fiato sospeso. La descrizione delle ambientazioni e delle vicende è curata nei minimi dettagli rendendo il romanzo emozionante e vivido. È un libro del quale piacerebbe leggere un seguito.
Giovanni Quaresmini- Travagliato BS
Domenica 15 Dic 2024
Finalmente sono riuscito a trovare il tempo per leggere il bellissimo romanzo “Nel segno del cuore”. In pratica, l’ho divorato.
Sono rimasto sorpreso ed ammirato dalla forza narrativa e dalla profonda capacità di indagine psicologica dei vari personaggi delineati con vigore nell’autenticità della costruzione di ruoli e di situazioni.
Il quadro storico di riferimento è rigoroso.
Vi emergono le condizioni di sfruttamento della povera gente, la fede semplice e genuina degli ultimi, l’affetto per un bimbo cieco che prende il cuore, la missione di un medico che cura tutti, i ritmi di studio di un collegio di gesuiti alle prese con dispute teologiche ben documentate ed un enigma da risolvere.
Sullo sfondo, miracoli e vendette, ma soprattutto un amore impossibile che rompe regole e schemi consolidati dalla tradizione, un amore che, quando viene sconfitto, sembra dischiudere altre strade da percorrere sulle quali il lettore, nella commozione, è “costretto” ad interrogarsi “nel segno del cuore”, appunto.
Sono rimasto sorpreso ed ammirato dalla forza narrativa e dalla profonda capacità di indagine psicologica dei vari personaggi delineati con vigore nell’autenticità della costruzione di ruoli e di situazioni.
Il quadro storico di riferimento è rigoroso.
Vi emergono le condizioni di sfruttamento della povera gente, la fede semplice e genuina degli ultimi, l’affetto per un bimbo cieco che prende il cuore, la missione di un medico che cura tutti, i ritmi di studio di un collegio di gesuiti alle prese con dispute teologiche ben documentate ed un enigma da risolvere.
Sullo sfondo, miracoli e vendette, ma soprattutto un amore impossibile che rompe regole e schemi consolidati dalla tradizione, un amore che, quando viene sconfitto, sembra dischiudere altre strade da percorrere sulle quali il lettore, nella commozione, è “costretto” ad interrogarsi “nel segno del cuore”, appunto.
Luciana Conti e Caterina Busseni - Brescia
Domenica 15 Dic 2024
La mia amica Caterina Busseni, bresciana come me, mi sta ospitando nella sua casa di Cleto. “Devi leggere questo libro” mi fa a un certo punto, mostrandomi un volume con la copertina rossa. “… E lascia stare quel mattone”, aggiunge, riferendosi a un libro di gran nome, di un autore importante e di una casa editrice altisonante. Doveva essere il libro dell’estate, apprezzabile, presentato in tv. Ma l’anima… già, l’anima di un libro …
E allora accetto il consiglio di Caterina, anche perché, dice, “è stato scritto da Sergio Ruggiero, un amico calabrese che ha presentato di recente una sua opera nel castello di Bornato, dove ho conosciuto l’editore Mannarino, anch’egli di Amantea”.
Il romanzo in questione si intitola Nel segno del cuore. Dev’essere un romanzo interessante, mi dico, dato che Caterina se ne intende.
Niente di più vero! Perché si tratta di quel romanzo che non ti aspetti e che possiede la forza di colorarti il tempo. Quel libro che ti avvolge e ti coinvolge fino a farti sentire parte degli avvenimenti, a farti sperare, sognare, sospirare e soffrire insieme ai protagonisti, e ti consente di percepire lo spirito di un tempo e di un luogo, quel genius loci mistico e metafisico fatto di identità, di pietra, di segni, di natura e di cultura.
Il romanzo, ambientato nel ‘700 calabrese, narra di un intreccio tra una storia d’amore proibito, una turpe vicenda di vendette e una disputa teologica legata all’eresia giansenista che sta alla base di un intricato mistero...
E allora accetto il consiglio di Caterina, anche perché, dice, “è stato scritto da Sergio Ruggiero, un amico calabrese che ha presentato di recente una sua opera nel castello di Bornato, dove ho conosciuto l’editore Mannarino, anch’egli di Amantea”.
Il romanzo in questione si intitola Nel segno del cuore. Dev’essere un romanzo interessante, mi dico, dato che Caterina se ne intende.
Niente di più vero! Perché si tratta di quel romanzo che non ti aspetti e che possiede la forza di colorarti il tempo. Quel libro che ti avvolge e ti coinvolge fino a farti sentire parte degli avvenimenti, a farti sperare, sognare, sospirare e soffrire insieme ai protagonisti, e ti consente di percepire lo spirito di un tempo e di un luogo, quel genius loci mistico e metafisico fatto di identità, di pietra, di segni, di natura e di cultura.
Il romanzo, ambientato nel ‘700 calabrese, narra di un intreccio tra una storia d’amore proibito, una turpe vicenda di vendette e una disputa teologica legata all’eresia giansenista che sta alla base di un intricato mistero...
Giada Del Greco - Livorno
Domenica 15 Dic 2024
Un libro lontano dal mio genere ma al quale riconosco una storia ricca di conoscenze storiche profonde e precise.
Ho apprezzato in particolar modo la parte in cui si sviluppa questo amore proibito (visto che non sono una storica ma una romanticona!) e il messaggio che da esso ne scaturisce.
Tutto gira intorno al cuore, sede di amore universale.
Uno stile narrativo molto dettagliato ed elegante; certamente un libro impegnativo che va letto con attenzione.
Ho apprezzato in particolar modo la parte in cui si sviluppa questo amore proibito (visto che non sono una storica ma una romanticona!) e il messaggio che da esso ne scaturisce.
Tutto gira intorno al cuore, sede di amore universale.
Uno stile narrativo molto dettagliato ed elegante; certamente un libro impegnativo che va letto con attenzione.
Caterina Bonavita - Amantea
Domenica 15 Dic 2024
Anch’io, come l’autore, sono appassionata delle “storie” dei vari personaggi che vivono in una certa epoca o in una certa condizione sociale e/o spirituale! Da cornice a questo romanzo vi è la “storia” di Amantea del 1700 capitanata dalla fede e dai signori dei vari “sedili nobiliari”. A parte la descrizione, coinvolgente e dettagliata, scritta con uno stile piacevolmente scorrevole che riesce inoltre a mantenersi equilibrato e “non volgare”, dei fatti che si susseguono in seguito ad un amore proibito tra una badessa di convento e un coscienzioso ma innamoratissimo medico di Amantea, le vicende sono narrate con correttezza storica, con stille di parole dialettali (piacevolmente ritrovate da chi ne conosce il significato), con riguardo rispettoso ai sentimenti semplici dei semplici, della povera gente che, nonostante l’ignoranza e la miseria, riusciva a mantenersi umile e determinata…
Assunta Antonini (Roma)
Domenica 15 Dic 2024
Quella che si ripete, puntuale e senza possibilità di poterla frenare, è la sensazione di essere indifesi, mentre la penna di Ruggiero ti avvolge, imbriglia e non ti lascia scampo, semmai volessi “tornare indietro”. I romanzi di Ruggiero sono labirinti di stati d’animo che ti fanno sprofondare in vortici di inaspettate luci rassicuranti fino a farti ritrovare avvolto in spesse nebbie di perdizione, coinvolto fino all’osso in trame frutto di periodi storici dell’umanità che ben poco avevano di ariosità e di lucentezza. Più ombre che luci, quindi, più silenzi che suoni, dunque. Eppure tu sei lì, che non te ne puoi andare ....
Come sempre, tutto poggia su una sua accurata, invidiabile conoscenza, anzi profonda cultura che, puntualmente, dimostra nelle sue Opere di avere del suo territorio, dei suoi abitanti, della sua gente. Se, da un lato, Ruggiero si cimenta imperterrito con narrazioni che solo in prima battuta possono risultare poco attrattive, complicate, difficili e poco rilassanti, dall’altro emerge netta e chiara la sua capacità di manovrare intellettualmente la sua penna fino a portare, come per incanto, il lettore ad abbandonarsi, rassegnato, alla sensazione di essere esposti e senza protezione alcuna, mentre la lettura scorre e scorre veloce, aumentando la bramosia di ... andare avanti e ... avanti.
Come sempre, tutto poggia su una sua accurata, invidiabile conoscenza, anzi profonda cultura che, puntualmente, dimostra nelle sue Opere di avere del suo territorio, dei suoi abitanti, della sua gente. Se, da un lato, Ruggiero si cimenta imperterrito con narrazioni che solo in prima battuta possono risultare poco attrattive, complicate, difficili e poco rilassanti, dall’altro emerge netta e chiara la sua capacità di manovrare intellettualmente la sua penna fino a portare, come per incanto, il lettore ad abbandonarsi, rassegnato, alla sensazione di essere esposti e senza protezione alcuna, mentre la lettura scorre e scorre veloce, aumentando la bramosia di ... andare avanti e ... avanti.
Rosanna Giovinazzo, Polistena.
Domenica 15 Dic 2024
Leggendo “Nel segno del cuore”, ambientato nel 1733 ad Amantea - il paese di Ruggiero sempre in primo piano nei suoi romanzi - per alcune situazioni ed atmosfere in esso presenti, il mio pensiero è andato al celebre romanzo “Il nome della rosa”, con Fratel Cosimo - che tanto ricorda l’investigatore Guglielmo da Baskerville - che arriva ad Amantea inviato da Napoli per indagare su alcuni presunti fatti miracolosi e, poi, anche su due fatti delittuosi.
Ma nella vicenda narrata non poteva mancare – e questa è una costante dei romanzi di Ruggiero - un’avvincente storia d’amore tra Anna Carratelli, la badessa del convento di Santa Chiara e il medico dello stesso convento, Nicola Guercio. Amore, mistero, giallo, fede, vero storico, vero poetico: tutto perfettamente compenetrato e amalgamato.
Ma nella vicenda narrata non poteva mancare – e questa è una costante dei romanzi di Ruggiero - un’avvincente storia d’amore tra Anna Carratelli, la badessa del convento di Santa Chiara e il medico dello stesso convento, Nicola Guercio. Amore, mistero, giallo, fede, vero storico, vero poetico: tutto perfettamente compenetrato e amalgamato.