5 recensioni
Davide Toffoli
Sabato 14 Dic 2024
Maso rappresenta una parte di società che si mette in discussione, che mira a migliorarsi per offrire un futuro migliore ai figli e per contribuire alla propria crescita culturale e professionale. “I ricordi vivono con te quando apri la finestra della memoria e rivedi quei sorrisi che, come carezze, si poggiano sul corpo, rimanendo prigioniero dell'amore”… Ne esce un libro coinvolgente e capace di creare familiarità ed empatia, non privo di colpi di scena. Un atto d’amore tangibile nei confronti della propria terra e delle proprie origini, che trasmette pagina dopo pagina dedizione per la propria famiglia, soprattutto spingendo nella esatta dedizione dell’amicizia e della lealtà.
Una fotografia, malinconica e a suo modo spietata, di un mondo che sembra distante anni luce, quando invece se ne avverte un bisogno fisico di resistenza. Un mondo che sa celebrare a dovere valori come l’altruismo, come il senso del mondo, come la collettività percepita come strumento e come strada. Trova il suo potere più evidente nel racconto di una quotidianità passata, ma tragicamente esemplare. Si tratta al tempo stesso di un atto di conservazione e di recupero. Mira lontano. Gode dell’entusiasmo di chi avverte il bisogno di condividere qualcosa da dire agli altri ed è più che consapevole che si tratta di un’operazione necessaria.
Una lettura vivamente consigliata per chi, con sguardo curioso e vivo, ama ricordare cosa è stato e soprattutto farne tesoro per arrivare molto lontano.
Una fotografia, malinconica e a suo modo spietata, di un mondo che sembra distante anni luce, quando invece se ne avverte un bisogno fisico di resistenza. Un mondo che sa celebrare a dovere valori come l’altruismo, come il senso del mondo, come la collettività percepita come strumento e come strada. Trova il suo potere più evidente nel racconto di una quotidianità passata, ma tragicamente esemplare. Si tratta al tempo stesso di un atto di conservazione e di recupero. Mira lontano. Gode dell’entusiasmo di chi avverte il bisogno di condividere qualcosa da dire agli altri ed è più che consapevole che si tratta di un’operazione necessaria.
Una lettura vivamente consigliata per chi, con sguardo curioso e vivo, ama ricordare cosa è stato e soprattutto farne tesoro per arrivare molto lontano.
Marco
Sabato 14 Dic 2024
Il giovane Maso
Bello e coinvolgente. Leggendolo si scoprono la cultura e le tradizione contadine della Calabria, le emozioni e le paure di un giovane mandato in guerra nelle terre abissine, le difficoltà del dopo guerra. Tutto molto semplice e concreto. E poi la tragedia di Marcinelle con quello che c’è stato “dietro”, nelle logiche politico economiche del dopoguerra. Una scoperta sconvolgente. Si legge tutto d’un fiato. Lo raccomando.
Bello e coinvolgente. Leggendolo si scoprono la cultura e le tradizione contadine della Calabria, le emozioni e le paure di un giovane mandato in guerra nelle terre abissine, le difficoltà del dopo guerra. Tutto molto semplice e concreto. E poi la tragedia di Marcinelle con quello che c’è stato “dietro”, nelle logiche politico economiche del dopoguerra. Una scoperta sconvolgente. Si legge tutto d’un fiato. Lo raccomando.
Livia De Pietro
Mercoledì 11 Dic 2024
Il libro “Il giovane Maso ” Ezio Mammoliti ritengo che rientri nella corrente letteraria della memorialistica, un genere letterario che consiste nella raccolta dei ricordi che hanno segnato l'esistenza di un determinato protagonista il quale attinge valore dal suo essere testimonianza di un'epoca, di un ambiente sociale, di un periodo storico, di un costume linguistico. In questo libro, l’autore, attraverso il ricordo di Maso e altre ruotanti intorno a lui, descrive le attività legate al mondo contadino in Calabria: le tradizioni, la cultura e i sapori di un tempo che rinnova le sue stagioni ancora adesso. Ritroviamo nel volume anche consuetudini e riti ormai dimenticati, legati ai cicli della natura, così come detti, superstizioni, abitudini alimentari e domestiche che possono insegnarci qualcosa ancora oggi, riti, leggende, feste, piatti tipici e persino pratiche abituali ritenute magiche. A fare da cornice a questo excursus nella cultura contadina, il retaggio di sapienza popolare scandisce i cicli lavorativi e familiari della vita rurale immedesimandosi completamente nella realtà che descrive.
Mimmo Forciniti
Martedì 10 Dic 2024
Padre, figlio e nipote, tre generazioni che hanno vissuto due guerre mondiali e le speranze post-belliche (anche tragiche). Uno spaccato romantico, a volte toccante, crudele, identitario, autentico dei primi sessant’anni del secolo scorso, che è germogliato e poi partorito dall'autore, come se fosse stato lui a viverlo in prima persona. Il romanzo è la quarta generazione di quella memoria, che pare inabissarsi sotto la pseudo-modernità ma che può riemerge prepotentemente a spazzare via il superfluo. A tratti ho rivisto i messaggi documentaristici di Vittorio de Seta.
Stefano Giove
Lunedì 09 Dic 2024
La storia è legata in maniera straordinaria a eventi storici che hanno segnato il secolo scorso, si racconta di vicende accadute sul finire degli anni ’30, in pieno “ventennio” e immediato dopoguerra, quando il Paese guarda con fiducia al futuro, anche se è consapevole dei sacrifici che bisogna sopportare per trasformare, concretamente, la guerra di liberazione in una nuova qualità della vita.
Nel romanzo di Ezio Mammoliti si raccontano queste vicende e lo si fa con una delicatezza unica. È come se l’autore intendesse prendere il lettore e accompagnarlo per mano, lungo un percorso storico, segnato da tanti drammi e da tante tragedie.
La guerra d’Africa, la sconfitta di “El Alamein”, la prigionia in Scozia, il ritorno a casa, sono, in sequenza, tutti i passaggi di una sofferenza incredibile che costringono il giovane Maso a confrontarsi con la drammatica realtà. Eppure non vi è un momento in cui Maso perde la speranza di una vita migliore… e il ritorno a casa avviene in un giorno speciale che vede la celebrazione di un matrimonio.
Ma anche la fase che segue la liberazione non è semplice e Maso conosce l’amara sorte dell’emigrazione e del lavoro nelle miniere belghe. L’autore affronta questo tema con determinazione, mettendo in evidenza quelle norme, che stabilivano il rapporto di lavoro con le compagnie minerarie che erano quanto di più terribile ci possa essere.
Nel romanzo di Ezio Mammoliti si raccontano queste vicende e lo si fa con una delicatezza unica. È come se l’autore intendesse prendere il lettore e accompagnarlo per mano, lungo un percorso storico, segnato da tanti drammi e da tante tragedie.
La guerra d’Africa, la sconfitta di “El Alamein”, la prigionia in Scozia, il ritorno a casa, sono, in sequenza, tutti i passaggi di una sofferenza incredibile che costringono il giovane Maso a confrontarsi con la drammatica realtà. Eppure non vi è un momento in cui Maso perde la speranza di una vita migliore… e il ritorno a casa avviene in un giorno speciale che vede la celebrazione di un matrimonio.
Ma anche la fase che segue la liberazione non è semplice e Maso conosce l’amara sorte dell’emigrazione e del lavoro nelle miniere belghe. L’autore affronta questo tema con determinazione, mettendo in evidenza quelle norme, che stabilivano il rapporto di lavoro con le compagnie minerarie che erano quanto di più terribile ci possa essere.