13 recensioni
Rosanna Giovinazzo, Polistena.
Domenica 15 Dic 2024
“Alle soglie dell’ultimo giorno”, altro bellissimo romanzo, che ci fa respirare l’aria e l’humus dell’Alto Medioevo e in cui storia e mito appaiono molto ben intrecciati ed intersecati. Siamo nell’anno 870 d.C. quando la Calabria è divisa tra Longobardi e Bizantini con la minaccia continua dei Saraceni che, partendo dall’Emirato di Amantea e dai Ribat di Tropea e Santa Severina, razziavano le coste calabre, terrorizzando le popolazioni.
Il protagonista Eurone, studioso ateniese, cultore del trattato di angeologia “De coelesti Hierarchia” attribuito a Dionigi l’Aeropagita, si sente investito da una missione sacra: deve portare le spoglie mortali di suo figlio Samuele, dalla natura angelica, in una grotta a Cosentia, luogo predestinato alla sua sepoltura, e consacrarlo così alla luce eterna, a perpetua testimonianza del Verbo.
Viaggio lungo e pericolosissimo a cui si aggiungono altre e complementari storie e personaggi tra cui la battaglia tra l’armata imperiale, che giunge nel Bruttium per combattere i Saraceni di Al-Mantiah (Amantea), e la storia d’amore, che non poteva mancare, tra Tilesia ed Ibrahim. Guerra, amore, misticismo, vero storico, vero poetico: anche qui tutto perfettamente compenetrato e amalgamato.
Il protagonista Eurone, studioso ateniese, cultore del trattato di angeologia “De coelesti Hierarchia” attribuito a Dionigi l’Aeropagita, si sente investito da una missione sacra: deve portare le spoglie mortali di suo figlio Samuele, dalla natura angelica, in una grotta a Cosentia, luogo predestinato alla sua sepoltura, e consacrarlo così alla luce eterna, a perpetua testimonianza del Verbo.
Viaggio lungo e pericolosissimo a cui si aggiungono altre e complementari storie e personaggi tra cui la battaglia tra l’armata imperiale, che giunge nel Bruttium per combattere i Saraceni di Al-Mantiah (Amantea), e la storia d’amore, che non poteva mancare, tra Tilesia ed Ibrahim. Guerra, amore, misticismo, vero storico, vero poetico: anche qui tutto perfettamente compenetrato e amalgamato.
Pietro De Leo - Cosenza
Domenica 15 Dic 2024
Questo bel romanzo, che ha meritato molti premi letterari, rispecchia le due facce complementari di Storia e mito. I miti storici stimolano l’interesse alla storia, osservò il sociologo tedesco Max Weber, notando che la società (moderna) ha necessità di miti. Lo storiografo ha il dovere della demitizzazione, ma non nel senso della distruzione, bensì della spiegazione e interpretazione. Un mito non nasce per caso, notò Arnold Esch a proposito di Federico II. Se, infatti, un mito come quello federiciano sopravvive per più di otto secoli, deve avere una notevole sostanza storica.... È l’anno 870 d.C. Si parte dall’Areopago di Atene e si arriva a Cosenza, sede di castaldato longobardo. La Calabria è divisa tra Longobardi e Bizantini, è infestata dai Saraceni che dall’emirato di Al-Mantiah (Amantea) e dai ribat di Atrabiah (Tropea) e Sbaznah (Santa Severina) razziavano dovunque terrorizzando le popolazioni e costringendole a chiudersi in città murate o a ritirarsi in luoghi inaccessibili.
Protagonista del racconto è Eurone, uno studioso ateniese cultore De coelesti Hierarchia, un trattato di angelologia databile circa al V secolo, attribuito a uno Pseudo-Dionigi, filosofo neoplatonico, che esercitò una grande influenza non solo sulla Scolastica, ma anche sui percorsi iniziatici della Massoneria.
Nel suo cammino il greco conosce persone il cui destino si lega agli sviluppi della sua "missione sacra": Ibrahim, Tilesia, il faqih Arslan e l’arcidiacono Pancrazio. Intanto, un’armata
Protagonista del racconto è Eurone, uno studioso ateniese cultore De coelesti Hierarchia, un trattato di angelologia databile circa al V secolo, attribuito a uno Pseudo-Dionigi, filosofo neoplatonico, che esercitò una grande influenza non solo sulla Scolastica, ma anche sui percorsi iniziatici della Massoneria.
Nel suo cammino il greco conosce persone il cui destino si lega agli sviluppi della sua "missione sacra": Ibrahim, Tilesia, il faqih Arslan e l’arcidiacono Pancrazio. Intanto, un’armata
Peppe Marchese - Amantea
Domenica 15 Dic 2024
Come in tutti i suoi precedenti romanzi ancora una volta Sergio Ruggiero intende colmare la generale scarsa conoscenza della nostra storia, anteponendo alla scrittura della sua opera una intensa ricerca che, sappiamo, lo ha fortemente impegnato, inducendolo a confrontarsi con cultori di storia medievale anche di altre regioni, con ricercatori e docenti universitari.... Potrei continuare a lungo ma mi fermo volutamente a queste brevissime considerazioni per non togliervi il piacere di leggere un grande romanzo che saprà avvincere e convincere il lettore ed imporsi nel panorama letterario italiano.
Giovanni Palmiro Medaglia
Domenica 15 Dic 2024
Vorrei esprimere tutta la mia stima e congratularmi con Sergio Ruggiero, per il romanzo (Alle Soglie Dell'Ultimo Giorno).
Incomincio a leggerlo un po' distrattamente, un po' perché ne parlavamo da diverso tempo, chiedendo insieme ad altri amici comuni quando questa stampa vedeva la luce, un po perché io sono di Lappano ed il personaggio centrale dello stesso ( Tilesia ) e di Lappianus, un po' mosso dalla curiosità suscitata dai commenti positivi ed entusiasti creata intorno ai romanzi il Respiro del mare e Nel segno del cuore, incomincio la mia lettura, e mi ritrovo tutto d'un fiato ad aver divorato cinque capitoli senza accorgermene. Preso da quelle descrizioni dei personaggi, dei luoghi, del territorio e di ciò che accadeva dentro quei brani, in quelle pagine così bene articolate che mi vedeva testimone attivo come se io stesso partecipavo.
Sergio ha il merito di descrivere minuziosamente quasi maniacale i luoghi il territorio i personaggi cogliendo e descrivendo ogni piccolo particolare, con una varietà di vocaboli che li rendono visibili quasi a toccarli, o sentirseli addosso, magari respirandoli e sentendo gli odori, cosa solo a chi come lui che ama il Verismo (Verghiano), amante del proprio territorio che descrive in modo lucido e reale a volte crudo ma sempre vero.
Incomincio a leggerlo un po' distrattamente, un po' perché ne parlavamo da diverso tempo, chiedendo insieme ad altri amici comuni quando questa stampa vedeva la luce, un po perché io sono di Lappano ed il personaggio centrale dello stesso ( Tilesia ) e di Lappianus, un po' mosso dalla curiosità suscitata dai commenti positivi ed entusiasti creata intorno ai romanzi il Respiro del mare e Nel segno del cuore, incomincio la mia lettura, e mi ritrovo tutto d'un fiato ad aver divorato cinque capitoli senza accorgermene. Preso da quelle descrizioni dei personaggi, dei luoghi, del territorio e di ciò che accadeva dentro quei brani, in quelle pagine così bene articolate che mi vedeva testimone attivo come se io stesso partecipavo.
Sergio ha il merito di descrivere minuziosamente quasi maniacale i luoghi il territorio i personaggi cogliendo e descrivendo ogni piccolo particolare, con una varietà di vocaboli che li rendono visibili quasi a toccarli, o sentirseli addosso, magari respirandoli e sentendo gli odori, cosa solo a chi come lui che ama il Verismo (Verghiano), amante del proprio territorio che descrive in modo lucido e reale a volte crudo ma sempre vero.
Mario Porco - Amantea
Domenica 15 Dic 2024
“Alle soglie dell’ultimo giorno”, un romanzo semplicemente travolgente. Alla fine della lettura ho avvertito nel cuore la stessa gioia che doveva provare il protagonista al momento della conquista della sua meta prodigiosa, e un sussulto dell’anima per la sublime conclusione del racconto. Una fulgida luce dalle ombre dell’alto medioevo calabrese.
In assoluto tra le più belle e suggestive letture della mia vita.
In assoluto tra le più belle e suggestive letture della mia vita.
Laura Beduschi - Verona
Domenica 15 Dic 2024
Romanzo Storico di ampio respiro, costruito su solide basi e dopo attento esame della documentazione giunta fino a noi, quest'ultima fatica letteraria di Sergio Ruggiero risulta una felice combinazione di avventura e affresco storico. Lo stile fluido e gradevole, l'intreccio sapiente ma mai contorto, lo sfondo storico interessante per un periodo troppo poco conosciuto fanno di questo romanzo l'Opera più compiuta e meglio armonizzata dello scrittore amanteano, giunto al suo quinto lavoro e sempre infaticabile nella ricerca e nello studio serio delle fonti storiche.
Delfino Tinelli - Brescia
Domenica 15 Dic 2024
Non solo mi è piaciuto, ma l’ho letto con vivo interesse. Soprattutto per l’ambientazione storica che riguarda l’epoca longobarda di Cosenza (riferimento al ducato Longobardo di Salerno).
Oltre al fatto che io personalmente sono appassionato per il periodo longobardo di Brescia, per il re Desiderio (bresciano) e per sua moglie, la regina Ansa, grande personaggio bresciano cui Brescia deve moltissimo, ho ammirato la sua vasta e ben documentata cultura storica sull’epoca, sulle problematiche religiose di allora e sui vasti riferimenti epocali che vanno dai Greci, ai Saraceni, ai Franchi, ai Bizantini.
Sono poi ben presentati e molto sviluppati gli intrecci romanzeschi dei vari personaggi e per finire mi sono goduto moltissimo la ricchezza e la competenza linguistica e concettuale.
Storia, intreccio e lingua oggi ben raramente si presentano così pregiati nella narrativa attuale.
La ringrazio per il suo inaspettato riscontro e la saluto cordialmente, mentre La immagino immerso in nuove e appassionanti ricerche!
Delfino Tinelli
Oltre al fatto che io personalmente sono appassionato per il periodo longobardo di Brescia, per il re Desiderio (bresciano) e per sua moglie, la regina Ansa, grande personaggio bresciano cui Brescia deve moltissimo, ho ammirato la sua vasta e ben documentata cultura storica sull’epoca, sulle problematiche religiose di allora e sui vasti riferimenti epocali che vanno dai Greci, ai Saraceni, ai Franchi, ai Bizantini.
Sono poi ben presentati e molto sviluppati gli intrecci romanzeschi dei vari personaggi e per finire mi sono goduto moltissimo la ricchezza e la competenza linguistica e concettuale.
Storia, intreccio e lingua oggi ben raramente si presentano così pregiati nella narrativa attuale.
La ringrazio per il suo inaspettato riscontro e la saluto cordialmente, mentre La immagino immerso in nuove e appassionanti ricerche!
Delfino Tinelli
Assunta Antonini (Roma)
Domenica 15 Dic 2024
Gradualmente, nel lettore, si fa strada un’ atmosfera particolare, direi di più, una sensazione di attesa.. ci si ferma un momento… e si inizia a respirare appena quando comincia a prender corpo il contatto emozionale con il romanzo di Sergio Ruggiero.
A tratti, ci si ritrova a correre, si corre fra le righe… senza più l’affanno del primissimo impatto, fino a sentirsi preda di una fame vorace e insaziabile alla continua ricerca di cibo nella pagina che segue.
Che dire o che cosa cercare di trasmettere a chi ancora non lo ha letto?
Avvicinarsi a un romanzo avvolto dalla nebbia di quel tetro Medioevo, dove storie di semplice umanità, di antica, eterna sapienza e di granitica saggezza si mescolano, reclamando spazio e luce può sembrare arduo.
Tutto sembra essere sommerso da primitiva crudeltà, espressione di una umanità irrimediabilmente preda di rabbia, di distruzione, di antagonismi di Fede… di annientamento di ogni forma di dignità umana nell’incessante calpestio dell’immenso valore della vita.
Invero, avvicinarsi ad una Opera di tale coraggioso spessore può essere solo all’inizio cosa ardua, perché poi basta attendere lo scorrere delle pagine e senti che quella Strana Storia ti prende e ti fa vibrare.
E’ la complessa storia dove sembra recitare solo un’umanità senza anima… al contrario, il Romanzo si alimenta di nobili sentimenti che guadagnano via via il giusto posto nelle riflessioni del lettore che si impongono con forza, sentimenti che squarceranno definitivamente l
A tratti, ci si ritrova a correre, si corre fra le righe… senza più l’affanno del primissimo impatto, fino a sentirsi preda di una fame vorace e insaziabile alla continua ricerca di cibo nella pagina che segue.
Che dire o che cosa cercare di trasmettere a chi ancora non lo ha letto?
Avvicinarsi a un romanzo avvolto dalla nebbia di quel tetro Medioevo, dove storie di semplice umanità, di antica, eterna sapienza e di granitica saggezza si mescolano, reclamando spazio e luce può sembrare arduo.
Tutto sembra essere sommerso da primitiva crudeltà, espressione di una umanità irrimediabilmente preda di rabbia, di distruzione, di antagonismi di Fede… di annientamento di ogni forma di dignità umana nell’incessante calpestio dell’immenso valore della vita.
Invero, avvicinarsi ad una Opera di tale coraggioso spessore può essere solo all’inizio cosa ardua, perché poi basta attendere lo scorrere delle pagine e senti che quella Strana Storia ti prende e ti fa vibrare.
E’ la complessa storia dove sembra recitare solo un’umanità senza anima… al contrario, il Romanzo si alimenta di nobili sentimenti che guadagnano via via il giusto posto nelle riflessioni del lettore che si impongono con forza, sentimenti che squarceranno definitivamente l
Anna Bergamaschi (Milano)
Domenica 15 Dic 2024
“Alle soglie dell’ultimo giorno” non è il solito “ideale intrattenimento sotto l’ombrellone”, forse anche (fermo restando che per trama e contenuti a mio parere si legge meglio nelle tempestose serate d’inverno), ma un’opera “ambientata in un passato lontano del quale riesce a trasmettere lo spirito”, giusto per ricorrere a qualche dotta citazione. Le note dell’autore spiegano l’impalcatura storiografica e i riferimenti filologici, accreditando l’idea di un’opera che rispetti la verità storica nonostante il ricorso alla legenda, trasmettendo i caratteri interiori ed esteriori dell’umanità del tempo. Il tutto restituito nella forma di una trama veramente originale, magnifiche descrizioni del paesaggio e degli ambienti, raffinate soluzioni retoriche e formule espressive d’impatto impressionante.
Il successo “mediatico” del romanzo, quello del web segnalato dal Suo articolo, a mio parere è solo uno dei riflessi di qualcosa di molto più importante, proporzionato al suo valore letterario che forse neppure la lunga teoria di premi nazionali e internazionali può contemperare, trattandosi di un’opera che supera abbondantemente lo steccato del genere e l’esame della qualità, sottraendosi alla dimensione localistica per legittimarsi autorevolmente in una prospettiva culturale di vastissimo respiro. E come ho fatto io, credo che in tanti abbiano indugiato sul romanzo e si siano interessati cercando informazioni sul web. E in questi termini, concordando con Lei, spiegherei la “stranezza
Il successo “mediatico” del romanzo, quello del web segnalato dal Suo articolo, a mio parere è solo uno dei riflessi di qualcosa di molto più importante, proporzionato al suo valore letterario che forse neppure la lunga teoria di premi nazionali e internazionali può contemperare, trattandosi di un’opera che supera abbondantemente lo steccato del genere e l’esame della qualità, sottraendosi alla dimensione localistica per legittimarsi autorevolmente in una prospettiva culturale di vastissimo respiro. E come ho fatto io, credo che in tanti abbiano indugiato sul romanzo e si siano interessati cercando informazioni sul web. E in questi termini, concordando con Lei, spiegherei la “stranezza
Angelo Paderni, Passirano Brescia
Domenica 15 Dic 2024
Ambientato tra Atene a l’Italia meridionale nell’870 d.C., questo originalissimo romanzo altomedievale dice tanto della nostra Storia lombarda, avendo tra i protagonisti due personaggi che mi hanno proiettato nel medioevo: Ottone conte di Bergamo, personaggio storico dimenticato nella nebbia dei secoli, e Falco di Brexia (Brescia), mitico personaggio creato a immagine di un duro e agile longobardo. All’epoca, nel 2016, il Centro Culturale della Franciacorta aveva scelto il libro in quanto premiato con il “Marchio di qualità” al “Premio Nazionale Media Editoria a Chiari (BS) città del Libro”, dopo che nel 2016 aveva vinto, tra gli altri, il “Premio internazionale Giovane Holden” di Lucca. Lo presentammo dunque nel castello di Bornato con la partecipazione dell’autore Sergio Ruggiero.
Lo avevo letto e apprezzato, ma questo è uno di quei libri da rileggere, cosa che ho appena fatto, tornando a provare le stesse emozioni che avevo provato allora. L’attendibilità della ricostruzione storica, il rigore delle descrizioni, la scorrevolezza del linguaggio e l’intensità della trama conferiscono a questo libro una poderosa statura emozionale e culturale.
Pertanto, lo segnalo agli amici che vogliano leggere qualcosa di importante, e che non abbiano timore di gettarsi a capofitto nell’alto medioevo della nostra Italia.
Lo avevo letto e apprezzato, ma questo è uno di quei libri da rileggere, cosa che ho appena fatto, tornando a provare le stesse emozioni che avevo provato allora. L’attendibilità della ricostruzione storica, il rigore delle descrizioni, la scorrevolezza del linguaggio e l’intensità della trama conferiscono a questo libro una poderosa statura emozionale e culturale.
Pertanto, lo segnalo agli amici che vogliano leggere qualcosa di importante, e che non abbiano timore di gettarsi a capofitto nell’alto medioevo della nostra Italia.
Cinzia Altomare (Cosenza)
Domenica 15 Dic 2024
Un romanzo storico in cui si possono trovare tutti gli elementi della narrazione di genere: storia, guerra, intrigo, amore, filosofia, religione. Tutti mescolati sapientemente e ben sviluppati, tengono bene la narrazione e l’attenzione del lettore, lo avvolgono in un tempo perduto e lo spingono ad andare avanti nella lettura, stimolano la curiosità di sapere, pagina dopo pagina fino alla inevitabile ultima parola. Insomma non ti staccheresti mai di leggere.
Questo autore ha una pecca, quella di essere nato in una regione come la nostra, una regione che non ama i suoi figli come essi amano lei, un romanzo del genere in un altro contesto sarebbe al top delle classifiche dei libri più letti... E per finire il fulcro di tutto il romanzo: gli angeli, quelli celesti, come quello mummificato in spalla al greco Eurone, che per la sua sola inquietante presenza è capace di coinvolgere le folle o di impaurire i malvagi; e gli angeli terreni, i bambini, anime innocenti protetti da Pancrazio, unico a vedere in loro il futuro dell’umanità, circondati da un mondo crudele che non risparmia loro atrocità e miseria. Gli angeli guidano e innescano meccanismi e vicende sino alla fine.
Questo autore ha una pecca, quella di essere nato in una regione come la nostra, una regione che non ama i suoi figli come essi amano lei, un romanzo del genere in un altro contesto sarebbe al top delle classifiche dei libri più letti... E per finire il fulcro di tutto il romanzo: gli angeli, quelli celesti, come quello mummificato in spalla al greco Eurone, che per la sua sola inquietante presenza è capace di coinvolgere le folle o di impaurire i malvagi; e gli angeli terreni, i bambini, anime innocenti protetti da Pancrazio, unico a vedere in loro il futuro dell’umanità, circondati da un mondo crudele che non risparmia loro atrocità e miseria. Gli angeli guidano e innescano meccanismi e vicende sino alla fine.
Marilena Frigiola – Alexandra Borgia (Taranto)
Domenica 15 Dic 2024
La Calabria di Sergio Ruggiero è una di quelle Terre “miracolate”, così ricche di memoria, di sementi di inganni da sputare ancora fuoco dalla sua pancia primordiale. Sono infatti distinte le tracce lasciate dagli uomini che, a migliaia, l’hanno percorsa e desiderata. Il clangore assassino delle spade riecheggia nel vento che accompagna gli elementi, rumoreggiano gli amori, le passioni, la zampata animale dei barbari invasori, e dalle spiagge, talvolta, veleggiando con l’immaginazione, pare salire il puzzo ferino di antiche guerre.
In una perfetta sinapsi nuziale fra epica, filosofia e oscurantismo medievale, nel romanzo “Alle Soglie dell’Ultimo Giorno”, l’autore ci consegna quello che potremo definire un Testamento spirituale, una visione apocalittica tradotta in prosa attraverso lo sguardo dell’uomo che fu.
Anno Domini 870.Ma è la purezza delle anime che si contrappone al marcio, è la devozione, il dubbio, l’aulica certezza, a rendere questi personaggi fortemente incalzanti e carismatici.
Non è un caso che, in un panorama letterario votato essenzialmente alle produzioni commerciali, in cui la qualità conta meno della quantità, gli eventi legati alla Cultura Vera abbiano tenuto alta la bandiera nella selezione di opere supportate da editori validi e da scrittori di “lignaggio”. Ruggiero ha catturato l’attenzione della critica d’elité conseguendo premi e note di merito sia in campo nazionale che internazionale. Scrivere è un Dono Eccelso. Una volta ricevuto, bisogna consacr
In una perfetta sinapsi nuziale fra epica, filosofia e oscurantismo medievale, nel romanzo “Alle Soglie dell’Ultimo Giorno”, l’autore ci consegna quello che potremo definire un Testamento spirituale, una visione apocalittica tradotta in prosa attraverso lo sguardo dell’uomo che fu.
Anno Domini 870.Ma è la purezza delle anime che si contrappone al marcio, è la devozione, il dubbio, l’aulica certezza, a rendere questi personaggi fortemente incalzanti e carismatici.
Non è un caso che, in un panorama letterario votato essenzialmente alle produzioni commerciali, in cui la qualità conta meno della quantità, gli eventi legati alla Cultura Vera abbiano tenuto alta la bandiera nella selezione di opere supportate da editori validi e da scrittori di “lignaggio”. Ruggiero ha catturato l’attenzione della critica d’elité conseguendo premi e note di merito sia in campo nazionale che internazionale. Scrivere è un Dono Eccelso. Una volta ricevuto, bisogna consacr
Dinorah Adriana Atlante (Bergamo)
Domenica 15 Dic 2024
La Storia ti aspetta e ti abbraccia sempre e non mente. Mai. Neanche quando te la nascondono o la stroppiano.
Non è il caso di Ruggiero, che ci mostra questo Nume in una delle ére più cariche di fascinum dell’umanità, l’alto Medio Evo. L’altra è la nostra, ne son certa. Violenze e brutture inimmaginabili e vertici di bellezze d’anime e d’intelletti. Le controversie franco-longobarde ci possono spiegare parte delle terribili inutili dispute d’oggi tra le varie fazioni vicin di casa. Ma lì il combattimento è de visu e il “Giudizio di dio”, la ordail, si risolve senza equivoco con l’eliminazione fisica dell’avversario e sotto la benedizione del vescovo. Sono un'Amante assoluta della Storia. E questo scrittore ha quel raro 'quid' in più che ti spinge a inabissarti nel libro seguente e poi in quello dopo e dopo ancora. Non è proprio uno scrittore da salotti con pasticcini e thè con panna. So d'essere in buona compagnia nell'esaltarne la capacità d'usare la spada della parola e il fioretto dei passaggi poetici. Quando chiudo un suo libro, grazie a lui la Storia mi ha legata a sè ancor di più e anche - oh mirabilia! - in modo piacevole.
Non è il caso di Ruggiero, che ci mostra questo Nume in una delle ére più cariche di fascinum dell’umanità, l’alto Medio Evo. L’altra è la nostra, ne son certa. Violenze e brutture inimmaginabili e vertici di bellezze d’anime e d’intelletti. Le controversie franco-longobarde ci possono spiegare parte delle terribili inutili dispute d’oggi tra le varie fazioni vicin di casa. Ma lì il combattimento è de visu e il “Giudizio di dio”, la ordail, si risolve senza equivoco con l’eliminazione fisica dell’avversario e sotto la benedizione del vescovo. Sono un'Amante assoluta della Storia. E questo scrittore ha quel raro 'quid' in più che ti spinge a inabissarti nel libro seguente e poi in quello dopo e dopo ancora. Non è proprio uno scrittore da salotti con pasticcini e thè con panna. So d'essere in buona compagnia nell'esaltarne la capacità d'usare la spada della parola e il fioretto dei passaggi poetici. Quando chiudo un suo libro, grazie a lui la Storia mi ha legata a sè ancor di più e anche - oh mirabilia! - in modo piacevole.